Sospensione Patente, niente più sconti a chi guida per recarsi sul posto di lavoro
Una sentenza emessa recentemente dalla Cassazione ha deciso che, in caso di sospensione della patente di guida, le persone che usano il veicolo solo per recarsi sul posto di lavoro non potranno più beneficiare di alcuna deroga.
I principi della nostra Costituzione tutelano in primis il lavoro, favorendone di fatto l’accesso ad ogni cittadino. Per questo, in caso di sospensione della patente di guida, veniva a volte concesso l’utilizzo straordinario del veicolo, quantomeno per recarsi sul posto di lavoro. Questa deroga speciale, però, non sarà più permessa.
A confermarlo è una sentenza della Cassazione, emessa da un Giudice di legittimità di ultima istanza delle sentenze emesse dalla magistratura ordinaria – sostanzialmente il terzo ed ultimo grado di giudizio –, in cui il ‘diritto al lavoro per tutti’ non viene leso quando ad un cittadino con la patente sospesa viene negato l’utilizzo del veicolo solo per recarsi sul posto di lavoro.
Il discorso cambia invece per quei cittadini colpiti da fermo del mezzo da parte di Equitalia; l’automobilista moroso, in questo caso, può infatti continuare ad usufruire del proprio veicolo solo dopo aver dimostrato di avere un posto di lavoro da dipendente.
La sentenza della Cassazione sancisce quindi una priorità nei confronti della sicurezza generale dei cittadini, anziché favorire il diritto al lavoro di chi, ad esempio, è stato beccato alla guida in stato di ebbrezza.
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