Disco Orario, un oggetto vintage da avere per evitare sanzioni
Nelle zone di alcuni comuni sono presenti dei limiti di sosta per i veicoli, indicati dall’apposita segnaletica, dove ancora oggi è necessario esibire il disco orario per evitare sanzioni.
Nel mondo attuale fatto di digital e informatizzazione il disco orario con la rotella di carta che gira può sembrare un oggetto d’altri tempi. Eppure, ancora oggi, è fondamentale per evitare sanzioni quando si lascia l’auto parcheggiata nelle aree soggette ai limiti di sosta.
In molti comuni sono presenti infatti aree di parcheggio in cui è vigente un limite orario di sosta, indicate da un’apposita segnaletica. Il disco orario offre infatti la possibilità di indicare l’orario di arrivo, in modo da consentire a chi esegue i controlli di capire se l’auto in sosta si trova li oltre il tempo massimo consentito. Ed in caso di assegnare una sanzione qualora l’orario fosse trasgredito.
Esistono vari tipo di disco blu: quello accettato a livello europeo è di forma rettangolare, con una P sulla parte anteriore. Deve essere posizionato sul cruscotto dell’auto e ben visibile dall’esterno. Una volta parcheggiato si deve girare la ruota con le ore indicate sopra segnalando l’orario di arrivo.
Parcheggiare in aree sottoposte a restrizioni temporali senza esporre il disco orario può, ancora oggi, comportare delle multe dai €42 (€29,40 se pagata entro 5 giorni). La sanzione prevista per lasciare l’auto oltre il tempo consentito, pur avendo lasciato il disco orario, è invece di €26 (€18,20 se pagata entro 5 giorni).
Il consiglio che diamo è quindi di spolverare i cassetti di casa per trovare questo oggetto vintage, metterlo in auto e controllare la segnaletica quando si parcheggia.
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